VIAGGI NATURA : NAMIBIA


Uno dei deserti più belli d’Africa. Luogo di fascino e di natura incontaminata. Con tutta la sicurezza di un viaggio organizzato. In compagnia di Nino Martino.
Il Viaggio
Circa due milioni di persone perse in un paese grande quasi come tre volte l’Italia. Un paese giovane che solo da pochissomo tempo si è affrancata dal vicino Sudafrica e che oggi vive una fase di costruzione del proprio futuro. Un paese stretto tra le tradizioni coloniali tedesche e le speranze della popolazione nera.
Ma appena fuori dalle moderne città, dimentichi tutto questo. Il fascino incredibile del deserto ti prende il cuore.
Siamo in una delle regioni più aride ed estreme del pianeta. Deserti affacciati sulle nebbie dell’Oceano Atlantico.
Dune di oltre 300 metri di altezza e tutti i mille colori cangianti del deserto, sempre immoto ma sempre diverso, ogni ora, ogni giorno.
E poi il mare. Un mare forte ed impetuoso che ha scritto mille storie fatte di avventure e naufragi, storie scritte sull’acqua.
La corrente del Benguela che da origine ad un mare pescoso ma molto pericoloso, come a Skeleton Coast, vero e proprio cimitero di relitti navali.
Ma la Namibia sono anche i grandi elefanti africani, autentico simbolo della wilderness di questa regione, in cui ha sede l’Etosha, sicuramente uno dei parchi più noti.
Esteso su un’area di 22.260 kmq, alterna alla fitta macchia vaste pianure aperte, l’Etosha è uno dei parchi più vasti ed importanti del continente africano. Il “cuore” del parco è costituito dall’Etosha Pan, un’estesa depressione poco profonda del terreno, arida, piatta e dal colore bianco-argenteo che si riempie d’acqua nei periodi di pioggia.
Le origini di questa depressione si perdono nel tempo, alcuni geologi ipotizzano che un milione d’anni fa fosse un lago interno, della grandezza dell’Olanda, alimentato da un possente fiume e quando il fiume cambiò il suo corso il lago si prosciugò, restringendosi all’attuale grandezza.
TramontoTra le diverse specie animali che popolano l’Etosha Park ricordiamo: impala, kudu, sciacalli, iene, wild dogs, zebre, giraffe, rinoceronti, elefanti, leoni, ghepardi e leopardi.
Qui la biodiversità è di casa. Del resto la Namibia è una vera e propria cerniera naturale tra la fauna del deserto e quella oceanica.
Basti pensare che ci sono ben 611 specie di uccelli (11 endemiche) su 887 che vivono in Africa australe, tra cui spiccano i bellissimi fenicotteri che popolano gli stagni di Etosha o i laboriosi tessitori che abitano sui radi alberi delle savane oppure i grossi gabbiani “kelp gull”, senza dimenticare i simpatici pinguini del Capo.
Tanta natura e pochissima urbanizzazione fanno proprio venir voglia di partire...
Libri consigliati:
* Namibia - Guida Lonely Planet - EDT

Siamo in una delle regioni più aride ed estreme del pianeta. Deserti affacciati sulle nebbie dell’Oceano Atlantico.
Dune di oltre 300 metri di altezza e tutti i mille colori cangianti del deserto, sempre immoto ma sempre diverso, ogni ora, ogni giorno.
E poi il mare. Un mare forte ed impetuoso che ha scritto mille storie fatte di avventure e naufragi, storie scritte sull’acqua.
La corrente del Benguela che da origine ad un mare pescoso ma molto pericoloso, come a Skeleton Coast, vero e proprio cimitero di relitti navali.
Ma la Namibia sono anche i grandi elefanti africani, autentico simbolo della wilderness di questa regione, in cui ha sede l’Etosha, sicuramente uno dei parchi più noti.

Le origini di questa depressione si perdono nel tempo, alcuni geologi ipotizzano che un milione d’anni fa fosse un lago interno, della grandezza dell’Olanda, alimentato da un possente fiume e quando il fiume cambiò il suo corso il lago si prosciugò, restringendosi all’attuale grandezza.

Qui la biodiversità è di casa. Del resto la Namibia è una vera e propria cerniera naturale tra la fauna del deserto e quella oceanica.
Basti pensare che ci sono ben 611 specie di uccelli (11 endemiche) su 887 che vivono in Africa australe, tra cui spiccano i bellissimi fenicotteri che popolano gli stagni di Etosha o i laboriosi tessitori che abitano sui radi alberi delle savane oppure i grossi gabbiani “kelp gull”, senza dimenticare i simpatici pinguini del Capo.
Tanta natura e pochissima urbanizzazione fanno proprio venir voglia di partire...
Libri consigliati:
* Namibia - Guida Lonely Planet - EDT